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“Un altro Abruzzo” in Argentina: progetto finanziato dal CRAM

La creazione di un Archivio della storia e della memoria degli Abruzzesi nel mondo realizzato attraverso il censimento, la raccolta delle informazioni, la fruizione di documentazione scritta, fotografica, sonora, audiovisiva, in grado di arricchire la memoria collettiva della Regione in Argentina. L’archivio figura come punto di riferimento per il recupero, la conservazione e la restituzione alla comunità di tutti i documenti che raccontano la storia dell’Abruzzo e degli abruzzesi.

Sono questi gli obiettivi del progetto “Un altro Abruzzo”, attuato da tre associazioni di abruzzesi in Argentina: Associazione Villa San Vincenzo di Guardiagrele (capofila) Associazione italiana Radici abruzzesi in Argentina, Circolo Culturale–ricreativo abruzzese e molisano. Il progetto è stato in gran parte finanziato dal CRAM, con l’avviso del 2021, valevole per le attività da svolgersi nel 2021/2022.

Il progetto “Un Altro Abruzzo” è ormai arrivato a conclusione. In Argentina in questi giorni si stanno svolgendo mostre e incontri per illustrare i documenti raccolti e l’archivio digitale già predisposto per accogliere le schede e i documenti che, pazientemente, gli abruzzesi in Argentina hanno recuperato dai loro ricordi e archivi familiari. La collaborazione tra le tre Associazioni è stata fondamentale: non solo la raccolta delle fonti documentarie è stata larga e partecipata, ma anche la loro schedatura e la relativa digitalizzazione hanno consentito di avere subito a disposizione diverse centinaia di documenti che già arricchiscono il sito appositamente predisposto. In questi giorni, in presenza di una delegazione abruzzese, a seguito degli incontri avuti con gli “Amministratori del sistema” e con gli organi dirigenti delle Associazioni, sono state verificate le potenzialità insite nel progetto che, auspicabilmente, potrà essere ampliato e diventare un concreto strumento di informazione e di studio del fenomeno migratorio abruzzese in Argentina.

L’obiettivo del lavoro di tre associazioni è stato quello di creare una strategia che sapesse valorizzare la centralità della cultura italiana sulla quale innescare le specificità regionali. Sono stati coinvolti, almeno nella fase operativa iniziale, ben 695 associati, due terzi dei quali giovani e donne, ma successivamente le persone coinvolte corrispondono ad un target ben più largo, fatto da tutti gli abruzzesi residenti in Argentini, i portatori di interesse, le istituzioni locali, studio dell’emigrazioni e portatori d’interesse provenienti dall’Abruzzo.

L’occasione ha consentito di riscoprire concretamente gli stretti legami che ancora intercorrono tra la Comunità abruzzese e la madre patria, rafforzando anche nelle nuove generazioni quegli ideali morali e quelle consapevolezze sulle proprie origini che, diversamente, erano destinate ad affievolirsi.

 

30/11/2022 / by / in , ,
Teatro Stabile d’Abruzzo: tournée in Argentina, Uruguay e Paraguay per lo spettacolo “Familia Paone”

“Familia Paone”: storia dell’italianità in sud America.
Tournée in Argentina, Uruguay e Paraguay dello spettacolo del TSA cofinanziato dal CRAM

 

Si è tenuta l’ 11 novembre nella sala Silone dell’Emiciclo, a L’Aquila, la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo “Familia Paone”, di Stefano Angelucci Marino, prodotto dal TSA (Teatro Stabile d’Abruzzo), che andrà in scena in Argentina, Uruguay e Paraguay dal 20 novembre 2022 al 5 gennaio 2023.

 

Hanno partecipato il Presidente della giunta regionale Marco Marsilio, la consigliera regionale Sabrina Bocchino, il regista e interprete Stefano Angelucci Marino, il direttore del TSA e la responsabile della comunicazione, rispettivamente Giorgio Iraggi e Roberta Gargano. La tournée di “FAMILIA PAONE” è stata cofinanziata dal CRAM, patrocinata e promossa dal MIC (tournée all’estero), COMITES ROSARIO e FEDAMO (Federazione associazioni abruzzesi in Argentina).

 

“Familia Paone” nasce dall’esperienza teatrale vissuta in Sudamerica (Argentina, Uruguay e Paraguay) dal 2014 a tutt’oggi dagli attori e registi Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini grazie a tre produzioni (“Tanos” 2016, “Arturo lo chef” 2018, “Hermanos” 2019) realizzate con il Teatro Stabile d’Abruzzo. I due artisti, dopo essere entrati in contatto diretto con la prima, seconda, terza e quarta generazione dei migranti italiani e abruzzesi, sentono ora l’urgenza di affrontare il tema del recupero dell’italianità da parte dei discendenti. Mai come in questa epoca pare emergere il bisogno di un recupero d’identità da parte dei giovani e meno giovani italiani di origine, un recupero che si esprime come desiderio di conoscere la propria storia, le proprie radici. Un recupero che matura proposte positive (frequentare corsi, stage universitari o lavorare in aziende italiane) e che produce anche corti circuiti negativi. È per questo che “Familia Paone” si basa su una drammaturgia originale, ispirata dai romanzi del realismo magico della letteratura latinoamericana, frutto della rielaborazione del materiale prodotto dal processo di ricerca artistica degli artisti coinvolti.

Nove personaggi, membri della stessa famiglia italoargentina, incrociano le loro vite segnate dallo sradicamento e dalla perdita di identità. Un racconto come un fiume in piena da una generazione all’altra, da un modo di vivere (e di intendere la vita) all’altro, tutti con il fardello di una identità sospesa. Questa è una storia di integrazioni mancate e amori appassiti, un storia che distrugge e consuma. È la storia della Familia Paone, quattro generazioni in Argentina di maschi italiani con mogli al seguito. In una girandola di incontri e scontri familiari, ognuno proverà a convincere Emanuele Paone, il figlio più piccolo dell’unica coppia che è riuscita a mettere al mondo un erede, ad accettare una importante offerta di lavoro ricevuta. Ne esce fuori uno spaccato in parte comico, in parte tragico. Per la precisione tragicomico.

I componenti del Clan Paone raccontano e vivono tensioni, splendori e miserie di una certa italianità in Latinoamerica. Nove maschere antropomorfe che permettono la trasfigurazione. Un particolare codice espressivo nato dalle suggestioni create dai murales e dai “bamboloni” della Boca, il celebre barrio porteño contraddistinto da una forte impronta italiana.L’utilizzo di diversi linguaggi, l’Italiano, l’Abruzzese, lo Spagnolo e il Cocoliche (lo spagnolo italianizzato degli emigranti), a confermare gli incontri-scontri culturali e territoriali. Dialoghi semplici, diretti, scarni. Questi gli elementi formali scelti per raccontare una storia di italiani senza Patria.

 

 

CALENDARIO SPETTACOLI

23 novembre MAR DEL PLATA (Argentina)
28 novembre NECHOCHEA (Argentina)
3 e 4 dicembre BUENOS AIRES ANDAMIO ’90 (Argentina)
6 e 7 dicembre BUENOS AIRES BARRACAS  (Argentina)
8 dicembre BERAZATEGUI (Argentina)
12 dicembre CAMPANA  (Argentina)
14 dicembre SAN ISIDRO  (Argentina)
16 dicembre  MENDOZA (Argentina)
19 dicembre  ROSARIO (Argentina)
20 dicembre SANTA FE  (Argentina)
23 dicembre MONTEVIDEO (Uruguay)
28 dicembre ASSUNCION (Paraguay)

 

 

 

18/11/2022 / by / in , ,
Il Premio “Corradino D’Ascanio per l’Innovazione” per la prima volta in Cina

Iniziativa finanziata con l’ultimo avviso CRAM e organizzata dalla neo associazione con sede a Shanghai

Si è svolta il 26 ottobre scorso, nella “House of Roosevelt” di Shanghai, la cerimonia per l’assegnazione del Premio “Corradino D’Ascanio per l’Innovazione”, progetto ideato e realizzato dall’Associazione Abruzzesi in Cina – Fabrizio Ferri, Pierluigi Gorgoretti, Claudio Neroni, Carlo D’Andrea e Riccardo Verzella – con il supporto della Regione Abruzzo, del Consolato Generale d’Italia a Shanghai e del CRAM (Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo).

L’Associazione – spiega il Presidente Fabrizio Ferri – “è stata costituita con l’obiettivo di rinsaldare e promuovere i rapporti e gli scambi tra la Regione Abruzzo e la Repubblica Popolare Cinese, favorendo gli scambi commerciali nonché reciproche opportunità di investimento in molteplici settori, attraverso la promozione delle eccellenze della Regione Abruzzo sul territorio cinese e la valorizzazione delle grandi potenzialità turistiche e ricettive del territorio”. Il Premio, che prende il nome dall’Ingegnere Abruzzese Corradino D’Ascanio, celebre inventore dell’elicottero e della Vespa, è stato assegnato come riconoscimento a due aziende – rispettivamente con sede in Abruzzo e con interessi in Cina, con sede in Cina e interessi in Italia – che hanno dato un contributo eccezionale nel campo dell’innovazione progettuale, in ambito industriale, nelle aree della produzione intelligente, trasformazione digitale, transizione in materia energetica.

A selezionare e valutare i progetti innovativi pervenuti è stata nominata un’apposita commissione composta da addetti accademici, rappresentanti istituzionali e rappresentanti dell’Associazione. I progetti dalle aziende partecipanti sono stati analizzati e valutati tenendo conto dei seguenti parametri: qualità e innovatività dell’idea progettuale; applicabilità e potenziale sul mercato di riferimento; design; Ecosostenibilità; fattibilità economica, in termini di costi e durata del progetto innovativo; diversità del team di sviluppo del progetto innovativo.

Nel corso di questa prima edizione, hanno partecipato, da remoto o in presenza, il Governatore della Regione Abruzzo nonché Presidente del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo, Marco Marsilio; il Console Generale d’Italia a Shanghai Tiziana D’Angelo; il Presidente dell’Associazione Fabrizio Ferri; il Vicepresidente Pierluigi Gorgoretti; il Vicepresidente Claudio Neroni; il Tesoriere Carlo D’Andrea, il Segretario Generale Riccardo Verzella. Con la testimonianza di tutti,  la Commissione di valutazione ha deliberato di assegnare il riconoscimento  alla società abruzzese Valagro S.p.A., per l’alto livello di innovazione, l’importante attività di ricerca e sviluppo condotta su base annua e soprattutto per la leadership raggiunta nel campo dei biostimolanti, affermandosi come società altamente tecnologica in un mercato complesso come quello cinese; nonché alla società cinese Guangdong Dongpeng Ceramics Co., Ltd, con 50 anni di storia e leader nel settore della ceramica, in riconoscimento dell’impegno nella ricerca e sviluppo di soluzioni innovative a basse emissioni di anidride carbonica ed ecocompatibili, anche tramite sinergie ed interessi in Italia e in Abruzzo, il cui borgo di Castelli vanta una tradizione secolare nella ceramica ed è riconosciuto come uno dei centri della ceramica più importanti in Italia.

 

05/11/2022 / by / in , , ,
Un cuore incorrotto. Silone l’uomo a Zurigo

Si è tenuto nella Zwinglihaus di Zurigo dall’1 al 3 luglio l’evento dedicato alla figura di Ignazio Silone dal titolo «Un cuore incorrotto, Silone l’uomo», promosso dalla Federazione Emigrati Abruzzesi in Svizzera (FEAS), dalla Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera (FCLIS), dalla Chiesa evangelica di lingua italiana di Zurigo (Chiesa valdese) e dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera (CCIS) ed organizzato da Anna-Maria Cimini e Alessandro Corradi.

 

La tre giorni è iniziata giovedì sera 30 giugno con l’arrivo di una consistente delegazione proveniente da Pescina, il paese in cui Silone nacque e trascorse la sua adolescenza, la terra dei ricordi e dei valori ai quali attingerà per tutta la vita. Il gruppo pescinese era guidato dal sindaco Marco Zauri, dalla presidente del Centro Studi «Ignazio Silone», Tiziana Cucolo, dal soprano Bianca D’Amore dell’Associazione «La Scala di Seta» e ideatrice del programma, nonché da Sandro Baliva, titolare della locanda «Madonna delle Vigne» di Celano. Per il CRAM era presente la consigliera componente del direttivo Sabrina Bocchino e l’attuale delegato dell’Osservatorio, nonché già presidente del Cram, Antonio Innaurato.

 

Il programma ha avuto inizio venerdì 1° luglio con la proiezione del film «Fontamara» di Carlo Lizzani e tratto dall’omonimo romanzo di Ignazio Silone, al quale è seguito il vernissage della mostra biografica sullo scrittore abruzzese curata dagli archivisti Martorano Di Cesare e Sebastiana Ferrari, anch’essi presenti a Zurigo.

Un’altra mostra interessante è stata quella fotografica sulle associazioni abruzzesi in Svizzera a cura di Morena La Barba dell’Università di Ginevra, che ha messo a fuoco le attività svolte da queste ultime nel solo 1999 e il cui momento alto ha visto la partecipazione di una nutrita delegazione alla Conferenza degli Abruzzesi nel mondo tenutasi a L’Aquila e a Pescina.

 

La vita e la carriera letteraria di Ignazio Silone (1900 – 1978) sono legate indissolubilmente alla Svizzera e, in particolare, alla città di Zurigo e ai suoi dintorni. Com’è noto, a causa della sua militanza comunista, Silone è stato costretto a rifugiarsi in Svizzera dalla fine degli anni Venti. Dopo brevi soggiorni in Ticino e nei Grigioni, si stabilì definitivamente a Zurigo, dove, com’ebbe a dichiarare lui stesso, è nato come scrittore e rinato come uomo. È a Zurigo, infatti, che inizia la sua carriera letteraria. Quasi come risposta al suo sentirsi esule, è lì che scrive Fontamara, forse il suo romanzo più famoso, che nasce soprattutto come «un luogo dove abitare», nel quale lo scrittore, costretto suo malgrado all’estero, intendeva rifugiarsi per sentirsi a casa. Ed è a Zurigo, città che negli anni Trenta e Quaranta era una sorta di crocevia della grande cultura europea, che Silone ebbe modo di apprezzare e conoscere altri autori e pensatori europei, per lo più esuli antifascisti come lui, entrando poi in contatto anche con correnti ed esponenti della rinascita religiosa in Europa.

 

È su questi temi che, moderato dal giornalista Giangi Cretti, focalizzando, di volta in volta, l’esule, il pensatore, lo scrittore, l’intellettuale e l’uomo, si è svolto un convegno che ha visto susseguirsi gli interventi di Sebastiana Ferrari, già direttore dell’Archivio di Stato dell’Aquila, di Emidio Campi, professore emerito già direttore dell’Istituto di storia della Riforma dell’Università di Zurigo, di Tatiana Crivelli, professoressa ordinaria di Letteratura italiana, già Direttrice del Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze dell’Università di Zurigo, e di Andrea Ermano, attuale direttore de l’Avvenire dei lavoratori, diretto dallo stesso Silone nel 1944.

 

Infine un appassionante spettacolo teatrale-musicale, ideato e realizzato dal soprano Bianca D’Amore, dalla pianista Sabrina Cardone e dall’attore e drammaturgo Donato Angelosante: una  narrazione in musica e in prosa dei momenti, delle figure e dei luoghi rilevanti del percorso di vita dell’uomo Silone.

 

Contorno gustoso, al ricco programma culturale, la parte gastronomica. Il pluripremiato chef Sandro Baliva, titolare della Locanda Madonna delle Vigne a Celano, coadiuvato dal suo staff, ha deliziato i palati con i suoi piatti tipici della cucina abruzzese e marsicana. Una cucina che trae ispirazione dalle ricette di mamma Luisa novantenne che ancora circola nei locali della sua locanda.

 

La  tre giorni siloniana è stata resa possibile grazie all’impegno, alla volontà e al contributo di numerosi volontarie e volontari appartenenti alle organizzazioni promotrici; del CRAM (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo della Regione Abruzzo) e della Città di Zurigo, dipartimento Cultura.

 

L’evento ha ottenuto l’alto patrocinio

  • della sindaca della Città di Zurigo, Corine Mauch, e dell’Istituto italiano di cultura di Zurigo

 

Vi hanno collaborato

  • il Seminario di lingue e letterature romanze dell’Università di Zurigo
  • L’Avvenire dei lavoratori
  • la Chiesa evangelica valdese di Sciaffusa
  • la Società Dante Alighieri, Comitato di Zurigo
  • l’Associazioni cristiane lavoratori italiani – ACLI
  • il GIR – Giovani in rete

 

Infine, si ringrazia la Chiesa valdese di Zurigo per aver permesso di svolgere l’evento nei locali frequentati già da Ignazio Silone durante il suo soggiorno nella città elvetica.

 

 

18/07/2022 / by / in
OMAGGIO IN SVIZZERA A IGNAZIO SILONE: “L’ UOMO DAL CUORE INCORROTTO”.

La manifestazione ha avuto il sostegno dell’assessorato regionale alla Cultura e del CRAM

Dal 1 al 3 luglio 2022 le luci del borgo di Fontamara si riaccendono nella terra di esilio del grande scrittore pescinese, in Svizzera e precisamente a Zurigo, capoluogo del Cantone di lingua tedesca.

Un evento unico e prestigioso, che vede la partecipazione del sindaco della Città di Pescina, Mirko Zauri, alla guida della delegazione, insieme alla Presidente del Centro Studi IS, Tiziana Cucolo e la consigliera regionale Sabrina Bocchino, componente del CRAM. L’evento è articolato e prevede quattro momenti:  

Oggi, 1 luglio, si inaugura la mostra itinerante: “L’Arte è un fiore selvaggio, ama la libertà: L’uomo, Lo Scrittore, L’Intellettuale (presentata dall’esperto, Martorano Di Cesare). A seguire la proiezione del film “Fontamara”, del regista Carlo Lizzani).

Subito dopo, sempre nella prima serata, si terrà una cena, a tema siloniano, con piatti tipici della cucina abruzzese (preparati dal pluripremiato chef, Sandro Baliva).

Sabato 2 luglio, avrà luogo il convegno sulla eminente figura di Silone, moderato dal giornalista, Giangi Cretti, con la partecipazione degli studiosi, Liliana Biondi, Sebastiana Ferrari, Emidio Campi, Tatiana Crivelli ed Andrea Ermano. A conclusione della serata si terrà lo spettacolo teatrale – musicale: “UN CUORE INCORROTTO, SILONE L’UOMO”, a cura di Bianca D’Amore (soprano), Donato Angelosante (voce recitante) e Sabrina Cardone(pianista).

Da oggi fino al 3 luglio sarà aperta una mostra fotografica sulle associazioni abruzzesi in Svizzera a cura di Morena La Barba. Le associazioni abruzzesi sono sorte a ridosso degli anni Settanta rispondendo ai bisogni di sviluppo individuale degli emigrati, tra radicamento locale in Svizzera e coscienza delle origini. Grazie al loro attivismo culturale orientato verso la società di residenza e quella d’origine, hanno consentito lo sviluppo di un certo prestigio sociale degli emigrati e anche il riconoscimento nel campo culturale.

Una due giorni ricca di eventi, resa possibile grazie ai diversi promotori, a partire dalla Federazione Emigrati Abruzzesi in Svizzera (presieduta da Alessandro Corradi), nonché dalle Colonie Libere Italiane in Svizzera (con la Presidente A.M. Cimini),la Chiesa Evangelica di lingua italiana di Zurigo e la  Camera di Commercio per la Svizzera. Oltre a questi soggetti, il Comune di Pescina ed il Centro Studi IS, sono stati coadiuvati come co-promotori, dal nuovo PARCO LETTERARIO IS, nonché dalla Fondazione Carispaq (con il suo Presidente D.Taglieri), assieme all’associazione musicale “La Scala di Seta”, di Cerchio(Aq) e dalla locanda “Madonna delle Vigne”, di Celano (Aq).

I contributi essenziali sono arrivati dalla Regione Abruzzo, con l’assessorato alla Cultura, dal Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo – CRAM e dalla stessa Città di Zurigo, con la sindaca C. Mauch.

 

01/07/2022 / by / in
“BACK TO THE WEDDING” : Il Borgo d’Abruzzo propulsore del turismo di ritorno e delle radici

In occasione dell’annuale edizione della Borsa Italiana del Turismo, dal 10 al 12 aprile 2022, presso Fieramilanocity, l’associazione culturale Wedding Bureau, pone l’accento sulla nuova frontiera del turismo delle radici: la riscoperta delle tradizioni e dei legami affettivi con la terra d’origine.

Grazie al progetto pilota “Matrimonio nel Borgo” l’associazione, nata dalla condivisione di passione ed esperienze di sette professioniste operanti nel campo del turismo, marketing, comunicazione, organizzazione di grandi eventi e dei servizi wedding, avvia l’iniziativa dal titolo “Back to the Wedding – Ritorno al Matrimonio”.

  • Il 10 febbraio 2022, con la firma dell’accordo che sancisce ufficialmente il Progetto PNRR “Il turismo delle radici – una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post covid-19”, fra il Ministero della Cultura e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si pongono le basi per la valorizzazione nel settore wedding dell’offerta turistica, della cultura e dell’economia della regione Abruzzo, all’interno di un progetto che mira ad invertire il processo di depauperamento dei borghi italiani e il sostentamento attivo del ripresa post Covid.-

Per sostenere e condividere questa iniziativa, il progetto mira a valorizzare le tradizioni e le tipicità dei borghi legate ai rituali del matrimonio, rievocando usi e costumi e sviluppando il territorio che le ospita. Tramite un elaborato studio di ricerca, le autenticità regionali emergono e sono protagoniste attraverso momenti di arte, cultura e spettacolo.

Ogni borgo abruzzese custodisce usanze legate al matrimonio, che possono coinvolgere la comunità e le attività economiche presenti sul territorio. Il borgo diventa un’appetibile destinazione turistica sia per gli sposi che per i loro ospiti, alla ricerca dei legami con le tradizioni.

Il progetto mira a creare una community di operatori turistici, di destination manager del settore matrimonio e di blogger coinvolgendo gli abruzzesi residenti nel mondo, che così potranno diventare ambasciatori dell’Abruzzo più romantico, perché “il turismo delle radici alimenta i matrimoni che originano dai legami”.

Caratteristica fondante della community sarà quella di condividere per i prossimi due anni iniziative di carattere turistico, culturale e gastronomico, con l’obiettivo di consolidare il concetto di “turismo di ritorno”.

 

12/04/2022 / by / in , , ,
Eletto il nuovo Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Resterà in carica 5 anni.

Molte conferme, ma anche tante facce nuove nel Consiglio generale degli italiani all’estero, almeno tra i 43 consiglieri eletti nelle 17 assemblee paese convocate questo fine settimana. Ad essi si aggiungeranno i 20 membri di nomina governativa.
Comincia a delinearsi, dunque, il volto del Consiglio che rimarrà in carica nei prossimi 5 anni: 19 i consiglieri confermati dalla passata legislatura; tra i 24 “nuovi” anche qualche ritorno. 10 le donne elette (erano state 8 nel 2015). Come noto, in base al numero dei residenti Aire, è cambiata anche la composizione territoriale del Cgie: non ci sono più rappresentanti di Sud Africa, entra l’Austria; Paesi come Svizzera, Belgio e Germania (l’unico Paese che non ha confermato nessuno dei consiglieri uscenti) hanno perso un consigliere a beneficio di Regno Unito, Spagna e Brasile. I nomi dei neo consiglieri diventeranno ufficiali solo dopo la proclamazione attesa nei prossimi giorni.

EUROPA
La Svizzera in questa consiliatura ha eletto 5 consiglieri (erano 6 nella precedente): confermati Michele Schiavone, Roger Nesti e Giuseppe Rauseo, debuttano in Consiglio Barbara Sorce e Toni Ricciardi.
Anche la Germania perde un consigliere, passando da 7 a 6 eletti la maggior parte al debutto: a parte il ritorno in Consiglio di Tommaso Conte, sono stati eletti Marilena Rossi, Giuseppe Scigliano, Gianluca Errico, Giulio Tallarico e Silvestro Gurrieri.
Il Belgio è passato da tre a due consiglieri: oltre alla confermata Eleonora Medda ritorna nel Cgie Massimo Romagnoli.
Quattro i consiglieri della Francia: la confermata Maria Chiara Prodi e i neo eletti Massimiliano Picciani, Salvatore Tabone e Nicola Carmignani.
Salgono a due i consiglieri per la Spagna: al riconfermato Giuseppe Stabile si aggiunge Pietro Mariani.
Diventano tre i membri eletti nel Regno Unito: confermato Luigi Billè, entrano in Consiglio anche Giannino D’Angelo ed Elena Remigi.
L’Olanda ha eletto Monica Spadafora, mentre l’Austria debutta in Consiglio generale con Lidia Campanale.

ANGLOFONI EXTRA UE
Tutti confermati i consiglieri dell’area anglofona extra Ue: a rappresentare gli Usa saranno ancora Silvana Mangione e Vincenzo Arcobelli; Rocco Di Trolio il Canada e Papandrea Francesco l’Australia.

SUD AMERICA
L’Argentina ha eletto 7 consiglieri, tutti uomini: anche qui molte conferme (5) e due nuovi eletti: Francisco Fiala e Antonio Morello si aggiungono ai veterani Mariano Gazzola, Marcelo Romanello, Gerardo Pinto, Rodolfo Borghese e Juan Carlos Paglialunga.
In Brasile confermata Silvia Alciati, torna Walter Petruzziello, mentre i nuovi eletti sono Daniel Taddone e Stefania Puton.
A rappresentare l’Uruguay sarà Aldo La Morte, il Venezuela Antonio Iachini. Confermato per il Cile Nello Gargiulo.
Agli eletti, come detto, si aggiungeranno i 20 consiglieri di nomina governativa in rappresentanza di partiti, associazioni, patronati e federazioni della stampa italiana e italiana all’estero. (aise) 

12/04/2022 / by / in , ,
Il 12 marzo a Mar del Plata: presentazione del Docufilm “El Vestido de Dora” a cura del giovane italo argentino Maxi Manzo

Sarà presentato il 12 marzo a Mar del Plata il Docufilm musicale “El Vestido de Dora” di Maxi Manzo.
Sostenuto dal CRAM, era rientrato tra i progetti finanziati dalla Regione Abruzzo per contribuiti destinati alle associazioni di abruzzesi nel mondo

Esiste un’altra Italia nel mondo composta da circa ottanta milioni di persone che sognano di tornare nei luoghi da cui sono partiti gli avi per scoprire le proprie origini e risanare la ferita provocata dallo sradicamento dell’albero genealogico. Sono gli oriundi italiani residenti all’estero che compiono un “viaggio delle radici” in Italia per ritrovare la propria identità individuale e collettiva.
Maxi Manzo è un giovane italo argentino, artista e membro del CRAM – Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo, che da sempre ha un legame speciale con le sue radici italiane e che, nel periodo della pandemia da Covid-19, ha compiuto un’intensa ricerca della sua storia familiare, che lo ha portato a raccontare il suo viaggio alla scoperta delle radici, con il progetto interculturale e docufilm musicale “El Vestido de Dora”.
Il documentario sarà presentato in anteprima il 12 marzo alle ore 17, nel prestigioso museo MAR della città di Mar del Plata, evento organizzato dal Consolato d’Italia a Mar del Plata e dal suo console Santo Purello, con la partecipazione speciale per la prima volta nella circoscrizione consolare dell’ambasciatore italiano in Argentina Fabrizio Lucentini.
Prevista la presenza di vari settori della comunità italiana di Mar del Plata e dell’Argetnina: dal Vice Presidente del CRAM Abruzzo, Cav. Marcelo Castello, che è anche il Presidente della Fedamo – Federazione degli Abruzzesi in Argentina – a Marina Gabrieli a nome dell’Ass. Raiz Italiana, da Veronica Morello rappresentante ufficio ENIT Buenos Aires, a Marcelo Carrara consigliere argentino CGIE e Alberto Becchi presidente COMITES, Mar del Plata.
Il documentario vuole mostrare, attraverso una profonda ricerca personale, gli effetti dello sradicamento forzato all’interno di un nucleo familiare emigrato dall’Italia e che si ripercuotono sulle generazioni future. Questo avviene con alcune semplici azioni della vita quotidiana, trasmesse di generazione in generazione, che possono risvegliare un’infinità di emozioni e che vengono canalizzate attraverso l’immaginazione dell’individuo. Altre azioni più complesse, invece, permangono nell’inconscio familiare influendo sulla personalità di un soggetto, come una ferita da guarire. Tutto parte delle testimonianze dei nonni italiani emigrati in Argentina che rievocano passaggi della loro vita, in un momento attuale di solitudine e introspezione. Attraverso i filmati dell’archivio di famiglia il viaggio continua con il racconto della comunità italiana d’oltreoceano, con la nascita delle famiglie italo-argentine negli anni ’60, con l’adozione di nuovi costumi che si sviluppano attraverso la fusione delle tradizioni di entrambi i Paesi. In alcuni momenti si percepiranno fasi di negazione, di nostalgia, di rabbia, ma tutto ciò non impedirà la nascita della vita associativa negli anni ’70 e ’80.
Nel docufim si parla anche di quello che la comunità italiana, attraverso la sua rete associativa, ha dato al protagonista, così come a tanti altri giovani: la possibilità di realizzare i loro sogni e di esprimere le loro vocazioni.
Oggi, il mondo globalizzato, i nipoti degli italiani sono stati in grado di ricostruire l’albero genealogico, di connettersi con le famiglie italiane, di comprendere da dove vengono anche attraverso il viaggio delle radici, quindi percorrendo i paesini e i campi di cui tanto hanno sentito parlare nei racconti dei nonni. Vogliono sentirsi italiani, vogliono vivere l’Italia, scoprire la sua vera essenza, far conoscere le sue storie. A volte vengono delusi dalla realtà che non coincide con l’immaginazione e il sogno, così si ostinano a cercarla nei luoghi in cui pensano che possa ancora continua a vivere. Tuttavia, si sentono ambasciatori dell’Italia e sono orgogliosi di condividere le proprie radici con molte persone nel mondo.

Il progetto ha il patrocinio della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Dichiarato di interesse dall’Onorevole Consiglio Deliberativo del “Partido de General Pueyrredón”. Con il sostegno di: REGIONE ABRUZZO (CRAM) Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo, REGIONE MOLISE, Rapporti con i molisani nel mondo e CONSOLATO D’ITALIA A MAR DEL PLATA. Con la collaborazione di: Associazione Raíz Italiana, Governo della Città di Buenos Aires (Direzione Generale delle Collettività), ENIT – Ente Nazionale Italiano per il Turismo – Sede Buenos Aires, Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires.
PRODUZIONE: MAXI MANZO REGIA: MATI LONG MONTAGGIO: MATI LONG SCENEGGIATURA: MAXI MANZO REVISIONE SCENEGGIATURA: CELESTE VELEDA DIREZIONE MUSICALE: JULIÁN GÁNDARA PAESI: ARGENTINA/ITALIA ANNO: 2022.

 

11/03/2022 / by / in ,
Premiata a Berna l’abruzzese Antonella Santuccione

Inaugurata la Settimana della cucina italiana a Berna, con la consegna dei premi I Numeri UNO.
Tra le personalità premiate, anche l’abruzzese Antonella Santuccione

E’ stata presentata a Berna, presso la Residenza dell’Ambasciata, la “Settimana della cucina italiana- ed. 2021”, una manifestazione che promuove l’industria agroalimentare in un Paese che da tempo guarda all’Italia, alla sua cucina e ai suoi prodotti gastronomici con estremo favore e interesse. L’evento è stato inaugurato con una cena offerta dallo chef Carlo Cracco, che, rivolgendosi ad un pubblico di Ambasciatori, intellettuali, ricercatori scientifici, esponenti della società politica e imprenditoriale della Svizzera, ha preparato i suoi piatti più raffinati, dando una prova concreta, oltre che delle due capacità professionali, di come può essere interpretata la cultura gastronomica italiana in chiave internazionale.
Nella stessa occasione è stata presentata la seconda edizione del Premio dei Numeri Uno, organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Berna e dalla Camera di Commercio italiana per la Svizzera. Si tratta di nove personalità del mondo accademico, scientifico, sociale ed economico italiano in Svizzera che ogni anno si distinguono per l’eccellenza del loro lavoro.

Tra loro, anche l’abruzzese Antonella Santuccione Chadha, medico, patologo clinico e neuroscienziata, specializzata nello studio della mente e concentrata su una possibile soluzione della malattia di Alzheimer, nominata Top 100 Women in Svizzera 2018 e 2019, donna dell’anno in Svizzera 2019. Nell’ambito della pandemia da COVID-19 ha giocato un ruolo chiave per fare nascere il primo ospedale COVID-19 a Pescara. Ha ricevuto il premio mondiale per la Sostenibilità 2020 e il premio Medicina Italia 2020. Dal suo libro, Una bambina Senza Testa, sta per essere lanciata una serie TV in dieci puntate.
Gli altri premiati, tutti italiani, sono:

Ugo Amaldi
Fisico nucleare. Tra il 1980 e il 1993, ha diretto, tra l’altro, presso l’acceleratore LEP, la Collaborazione DELPHI formata da 500 fisici provenienti da quaranta laboratori di venti paesi. Dal 1992 presidente della Fondazione TERA che ha lo scopo di sviluppare l’adroterapia, la tecnica di radioterapia per controllare i tumori radioresistenti risparmiando i tessuti sani e che ha lavorato al progetto del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia. Medaglia d’oro come Benemerito della Scienza conferita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Silvana Cavanna
Manager, ha ricoperto diverse posizioni dirigenziali in differenti istituti bancari, prima donna Direttore Generale di una banca nel 2010 quando fu nominata tale nella Banque Profil de Gestion a Ginevra, attualmente fa parte del CdA di Banca del Sempione a Lugano.

Monica dell’Anna
Manager di lunga e svariata esperienza con un ricco percorso professionale nelle più grandi aziende svizzere, intraprende un percorso professionale da Swisscom ad Adecco, passando per Bkw e il gruppo NZZ, sempre ricoprendo ruoli e incarichi di grande, responsabilità a livello di direzione. Attualmente ricopre la carica di CEO di Adecco Svizzera e Austria.

Enzo Enea
Architetto del paesaggio di fama internazionale, è il più noto architetto di giardini della Svizzera e fondatore dell’azienda Enea GmbH Landscape Architecture. Il tratto distintivo dei suoi progetti è la fusione di spazi esterni e interni, l’intreccio creativo dell’anima della casa con l’ambiente circostante.
Ha curato oltre 1.000 giardini e ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, realizzando nel 2010 a Schmerikon il Museo dell’albero, uno spazio espositivo all’aperto in cui le opere d’arte sono gli alberi.

Antonio Ereditato
Fisico, professore delle particelle elementari all’università di Berna e direttore dell’istituto di fisica delle Alte Energie, visiting professor a Yale, presidente della Società degli Accademici Italiani in Svizzera, celebre in Italia anche per l’attività di divulgatore scientifico.

Carlo Maria Ferro
Manager e Presidente del CdA dell’agenzia ICE dal gennaio 2019, residente a Ginevra, ha una consolidata esperienza con trent’anni di carriera in aziende fortemente orientate alla competizione internazionale sui mercati globali, e si è dedicato allo sviluppo di grandi imprese tecnologiche sui mercati internazionali.

Marco Lanzetta
Medico, chirurgo della mano di fama internazionale, si è formato in Australia, Francia e Canada.
Nel 1998 ha eseguito il primo trapianto al mondo di mano e nel 2000 il primo in Italia.
Vive a Lugano, dove lavora come consulente degli ospedali generali di Bellinzona e Locarno. È fondatore e coordinatore scientifico internazionale dell’Istituto Italiano di chirurgia della Mano e del Centro Nazionale delle artriti. È presidente della ONG Gicam, un’organizzazione umanitaria internazionale con sede in Svizzera che porta i migliori chirurghi della mano e ricostruttivi in diversi paesi emergenti in Africa e nel subcontinente indiano.

Luigi Matrone
Manager, fondatore della Aurantiaco Holding SA, volta ad investire in idee innovative ad alto potenziale, vive a Ginevra dove è membro del World Economic Forum Global Shapers Alumni Board: Nel 2017 ha ricevuto a Cincinnati l’Award of the P&G 40 under 40, che premia le persone di età inferiore ai 40 anni di maggior successo al livello mondiale.

02/12/2021 / by / in