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“Un altro Abruzzo” in Argentina: progetto finanziato dal CRAM

La creazione di un Archivio della storia e della memoria degli Abruzzesi nel mondo realizzato attraverso il censimento, la raccolta delle informazioni, la fruizione di documentazione scritta, fotografica, sonora, audiovisiva, in grado di arricchire la memoria collettiva della Regione in Argentina. L’archivio figura come punto di riferimento per il recupero, la conservazione e la restituzione alla comunità di tutti i documenti che raccontano la storia dell’Abruzzo e degli abruzzesi.

Sono questi gli obiettivi del progetto “Un altro Abruzzo”, attuato da tre associazioni di abruzzesi in Argentina: Associazione Villa San Vincenzo di Guardiagrele (capofila) Associazione italiana Radici abruzzesi in Argentina, Circolo Culturale–ricreativo abruzzese e molisano. Il progetto è stato in gran parte finanziato dal CRAM, con l’avviso del 2021, valevole per le attività da svolgersi nel 2021/2022.

Il progetto “Un Altro Abruzzo” è ormai arrivato a conclusione. In Argentina in questi giorni si stanno svolgendo mostre e incontri per illustrare i documenti raccolti e l’archivio digitale già predisposto per accogliere le schede e i documenti che, pazientemente, gli abruzzesi in Argentina hanno recuperato dai loro ricordi e archivi familiari. La collaborazione tra le tre Associazioni è stata fondamentale: non solo la raccolta delle fonti documentarie è stata larga e partecipata, ma anche la loro schedatura e la relativa digitalizzazione hanno consentito di avere subito a disposizione diverse centinaia di documenti che già arricchiscono il sito appositamente predisposto. In questi giorni, in presenza di una delegazione abruzzese, a seguito degli incontri avuti con gli “Amministratori del sistema” e con gli organi dirigenti delle Associazioni, sono state verificate le potenzialità insite nel progetto che, auspicabilmente, potrà essere ampliato e diventare un concreto strumento di informazione e di studio del fenomeno migratorio abruzzese in Argentina.

L’obiettivo del lavoro di tre associazioni è stato quello di creare una strategia che sapesse valorizzare la centralità della cultura italiana sulla quale innescare le specificità regionali. Sono stati coinvolti, almeno nella fase operativa iniziale, ben 695 associati, due terzi dei quali giovani e donne, ma successivamente le persone coinvolte corrispondono ad un target ben più largo, fatto da tutti gli abruzzesi residenti in Argentini, i portatori di interesse, le istituzioni locali, studio dell’emigrazioni e portatori d’interesse provenienti dall’Abruzzo.

L’occasione ha consentito di riscoprire concretamente gli stretti legami che ancora intercorrono tra la Comunità abruzzese e la madre patria, rafforzando anche nelle nuove generazioni quegli ideali morali e quelle consapevolezze sulle proprie origini che, diversamente, erano destinate ad affievolirsi.

 

30/11/2022 / by / in , ,
Il Premio “Corradino D’Ascanio per l’Innovazione” per la prima volta in Cina

Iniziativa finanziata con l’ultimo avviso CRAM e organizzata dalla neo associazione con sede a Shanghai

Si è svolta il 26 ottobre scorso, nella “House of Roosevelt” di Shanghai, la cerimonia per l’assegnazione del Premio “Corradino D’Ascanio per l’Innovazione”, progetto ideato e realizzato dall’Associazione Abruzzesi in Cina – Fabrizio Ferri, Pierluigi Gorgoretti, Claudio Neroni, Carlo D’Andrea e Riccardo Verzella – con il supporto della Regione Abruzzo, del Consolato Generale d’Italia a Shanghai e del CRAM (Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo).

L’Associazione – spiega il Presidente Fabrizio Ferri – “è stata costituita con l’obiettivo di rinsaldare e promuovere i rapporti e gli scambi tra la Regione Abruzzo e la Repubblica Popolare Cinese, favorendo gli scambi commerciali nonché reciproche opportunità di investimento in molteplici settori, attraverso la promozione delle eccellenze della Regione Abruzzo sul territorio cinese e la valorizzazione delle grandi potenzialità turistiche e ricettive del territorio”. Il Premio, che prende il nome dall’Ingegnere Abruzzese Corradino D’Ascanio, celebre inventore dell’elicottero e della Vespa, è stato assegnato come riconoscimento a due aziende – rispettivamente con sede in Abruzzo e con interessi in Cina, con sede in Cina e interessi in Italia – che hanno dato un contributo eccezionale nel campo dell’innovazione progettuale, in ambito industriale, nelle aree della produzione intelligente, trasformazione digitale, transizione in materia energetica.

A selezionare e valutare i progetti innovativi pervenuti è stata nominata un’apposita commissione composta da addetti accademici, rappresentanti istituzionali e rappresentanti dell’Associazione. I progetti dalle aziende partecipanti sono stati analizzati e valutati tenendo conto dei seguenti parametri: qualità e innovatività dell’idea progettuale; applicabilità e potenziale sul mercato di riferimento; design; Ecosostenibilità; fattibilità economica, in termini di costi e durata del progetto innovativo; diversità del team di sviluppo del progetto innovativo.

Nel corso di questa prima edizione, hanno partecipato, da remoto o in presenza, il Governatore della Regione Abruzzo nonché Presidente del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo, Marco Marsilio; il Console Generale d’Italia a Shanghai Tiziana D’Angelo; il Presidente dell’Associazione Fabrizio Ferri; il Vicepresidente Pierluigi Gorgoretti; il Vicepresidente Claudio Neroni; il Tesoriere Carlo D’Andrea, il Segretario Generale Riccardo Verzella. Con la testimonianza di tutti,  la Commissione di valutazione ha deliberato di assegnare il riconoscimento  alla società abruzzese Valagro S.p.A., per l’alto livello di innovazione, l’importante attività di ricerca e sviluppo condotta su base annua e soprattutto per la leadership raggiunta nel campo dei biostimolanti, affermandosi come società altamente tecnologica in un mercato complesso come quello cinese; nonché alla società cinese Guangdong Dongpeng Ceramics Co., Ltd, con 50 anni di storia e leader nel settore della ceramica, in riconoscimento dell’impegno nella ricerca e sviluppo di soluzioni innovative a basse emissioni di anidride carbonica ed ecocompatibili, anche tramite sinergie ed interessi in Italia e in Abruzzo, il cui borgo di Castelli vanta una tradizione secolare nella ceramica ed è riconosciuto come uno dei centri della ceramica più importanti in Italia.

 

05/11/2022 / by / in , , ,
Il docufilm “El Vestido de Dora” entra in Ambasciata

Maximiliano Manzo, membro del CRAM, presenta il suo lavoro nella “Casa Argentina”, in via Veneto, sede dell’Ambasciata Argentina.

Sarà proiettato anche nella “Casa Argentina” di Roma, il docufilm sul turismo delle radici “El Vestido de Dora”, finanziato dal CRAM. L’evento si svolgerà martedì 8 novembre alle ore 18.00 nella “sala Birri”, in via Veneto 7, a Roma. Vi parteciperanno – oltre rappresentanti dell’Ambasciata-  rappresentanti del Ministero degli Esteri, del CRAM, di associazioni di abruzzesi a Roma.

Con questo documentario Maxi Manzo racconta il percorso che lo ha portato alla scoperta delle sue radici italiane, spiegando –attraverso in filmati in superotto degli archivi di famiglia – come si svolge la vita associativa nei paesi d’oltreoceano e quali, in definitiva, le ragioni quasi “viscerali” che spingono i viaggiatori delle radici a recarsi nei luoghi da dove sono partiti i loro antenati.

Il progetto si è aggiudicato il Premio Flaiano 2022 per la prima edizione Under 35 della sezione di Italianistica intitolata a Luca D’Attanasio, e gode del patrocinio del Ministero degli Affari Esteri.

La proiezione è stata organizzata dall’Ambasciata Argentina attraverso il suo addetto culturale Andrea González.

 

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=XJt6LtLTj3Q&t=8s

 

 

05/11/2022 / by / in , ,
Vasto, bilancio positivo dell’assemblea CRAM

Sceso il sipario sull’assemblea CRAM 2022 a Vasto, è il momento di fare il bilancio. Sono stati quattro giorni intensi, quelli in cui si è svolta l’assemblea ordinaria dei consiglieri CRAM, nella sede del Palazzo d’Avalos, dal 7 al 9 settembre.

Un’assemblea finalmente in presenza, a quasi tre anni dall’ultima (per la precisione 32 mesi) e la prima in presenza anche per il presidente della Regione e del CRAM, Marco Marsilio. Grande l’entusiasmo nel rivedersi, bella l’accoglienza a chi per la prima volta partecipava ad un Cram in presenza: Marianna Cespa, rappresentante degli abruzzesi in Giappone, Fabrizio Ferri, rappresentante dei corregionali in Cina, Alessandro Carrea, componente giovane della rappresentanza della Svizzera, Vitòria Guilloux, rappresentante giovane dell’associazione degli abruzzesi in Brasile.

In tutto erano presenti 30 delegati da tutti i Paesi del mondo, che formano, insieme ai cinque rappresentanti della regione, il consiglio generale del CRAM.

La prima giornata è stata sostanzialmente inaugurale, con i saluti dei consiglieri regionali componenti del CRAM (Santangelo, Bocchino e Marcozzi) del consigliere ambasciatore Giovanni De Vita, dell’ex parlamentare europeo Antonio Razzi e del già consigliere del CRAM Pietro Smargiassi.

Ai saluti è seguita l’apertura ufficiale dell’assemblea da parte del Presidente della Regione, che ha spiegato come si è mossa la consulta in questi due anni mezzo di pandemia, cosa è stato fatto, su quali stanziamenti certi può contare e su quali funzioni principali deve basarsi per la sua attività. Il Presidente ha ricordato come, anche per sue storie familiari, abbia a cuore da sempre il tema dell’emigrazione, benché oggi l’emigrazione sia per alcuni versi profondamente cambiata, sostituita da una nuova emigrazione: la mobilità per motivi di studio, i trasferimenti i pensionati in Paesi con regimi fiscali migliori, immigrati che, arrivati in Italia, si spostano poi in altri Stati, così come l’emigrazione di famiglie giovani con figli minori, genitori al seguito, migranti maturi e disoccupati e con familiari a carico che devono ricollocarsi lavorativamente. Un quadro variegato, insomma, che dimostra quanto l’emigrazione sia un fenomeno complesso, che continua con flussi consistenti, e non semplici da catalogare, e come essa sia sempre legata a temi di sicurezza sociale, di tutela previdenziale e di diritto al lavoro.

“Oggi – ha dichiarato il Presidente – in un quadro mutato nei 18 anni trascorsi dalla istituzione del CRAM, e in un panorama istituzionale nel quale le Regioni hanno acquisito un ruolo ancora più importante come collegamento tra le comunità italiane e lo Stato, è necessario inserire il fenomeno migratorio in un quadro più ampio, riconoscendo negli abruzzesi nel mondo, nei loro discendenti e nelle loro comunità, una componente essenziale della società regionale ed una risorsa da attivare per la realizzazione di nuovi rapporti internazionali: un valore da sostenere, anche in un’ottica di sviluppo economico e imprenditoriale”

La serata inaugurale è continuata nella splendida cornice dei giardini di Palazzo D’Avalos, con la cerimonia della consegna del Premi Dean Martin, il riconoscimento dedicato alle persone di origine abruzzese che hanno raggiunto prestigiosi traguardi – lavorativi, scientifici, culturali e artistici – all’estero.

 

 

 

26/09/2022 / by / in , ,
Il CGIE predispone una piattaforma per coordinare le attività solidali

Il CGIE predispone un’informativa generalizzata per coordinare gli interventi nei momenti emergenziali

In tutte le situazioni emergenziali le Comunità degli italiani all’estero vengono coinvolte con ritardo e spesso in maniera disarticolata, devono far fronte a differenti e cavillosi regolamenti, che causano lungaggini e complicano gli interventi, gli aiuti e la comunicazione con le istituzioni italiane. Questa costante limitante si verifica frequentemente durante le varie crisi che hanno interessato il nostro paese (terremoti, catastrofi naturali, pandemia, ecc.) e si sta verificando da due mesi con i soccorsi ai rifugiati in fuga dall’Ucraina. La solidarietà italiana all’estero, per quanto importante e esemplare, pecca di coordinamento e dunque di incisività e di visibilità.

Su idea e in collaborazione con il CGIE è stata realizzata una piattaforma che permetterà di coordinare le attività solidali italiane all’estero (es. Comites e Associazioni). Il fine è ridurre i tempi di reazione alle crisi e una maggiore incisività degli interventi degli Italiani all’estero configurando la nostra innata solidarietà come diversa espressione del “Made in Italy” nel mondo.

Solidarietà Italiana (SITA) produrrà documenti guida, contenuti e progetti che potranno essere utilizzati liberamente in tutte le attività solidali degli italiani all’estero.

Il primo progetto di SITA si occupa di creare “schede paese” con informazioni amministrative e sanitarie che diano ai profughi ucraini utilissimi dati sui “paesi di approdo” in lingua inglese, ucraina e russa. Nella prima versione conterrà informazioni su 18 paesi europei ed extraeuropei e sarà disponibile in vari formati, per web e social, a partire da venerdì 22 Aprile 2022. Le informazioni, aggiornate a cadenza settimanale, saranno inoltre disponibili anche su cgieonline.it alla rubrica Com.It.Es.. Il progetto di pubblica utilità è stato sviluppato e gestito da un gruppo di programmatori e ingegneri informatici, è messo a disposizione del CGIE e dei Comites nonché delle Comunità italiane nel mondo.

La presentazione della piattaforma Solidarietà italiana (SITA) avverrà venerdì 22 aprile alle ore 15.30 in videoconferenza e in streaming sulla pagina facebook:www.facebook.com/CGIE2011.

 

 

21/04/2022 / by / in ,
“BACK TO THE WEDDING” : Il Borgo d’Abruzzo propulsore del turismo di ritorno e delle radici

In occasione dell’annuale edizione della Borsa Italiana del Turismo, dal 10 al 12 aprile 2022, presso Fieramilanocity, l’associazione culturale Wedding Bureau, pone l’accento sulla nuova frontiera del turismo delle radici: la riscoperta delle tradizioni e dei legami affettivi con la terra d’origine.

Grazie al progetto pilota “Matrimonio nel Borgo” l’associazione, nata dalla condivisione di passione ed esperienze di sette professioniste operanti nel campo del turismo, marketing, comunicazione, organizzazione di grandi eventi e dei servizi wedding, avvia l’iniziativa dal titolo “Back to the Wedding – Ritorno al Matrimonio”.

  • Il 10 febbraio 2022, con la firma dell’accordo che sancisce ufficialmente il Progetto PNRR “Il turismo delle radici – una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post covid-19”, fra il Ministero della Cultura e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si pongono le basi per la valorizzazione nel settore wedding dell’offerta turistica, della cultura e dell’economia della regione Abruzzo, all’interno di un progetto che mira ad invertire il processo di depauperamento dei borghi italiani e il sostentamento attivo del ripresa post Covid.-

Per sostenere e condividere questa iniziativa, il progetto mira a valorizzare le tradizioni e le tipicità dei borghi legate ai rituali del matrimonio, rievocando usi e costumi e sviluppando il territorio che le ospita. Tramite un elaborato studio di ricerca, le autenticità regionali emergono e sono protagoniste attraverso momenti di arte, cultura e spettacolo.

Ogni borgo abruzzese custodisce usanze legate al matrimonio, che possono coinvolgere la comunità e le attività economiche presenti sul territorio. Il borgo diventa un’appetibile destinazione turistica sia per gli sposi che per i loro ospiti, alla ricerca dei legami con le tradizioni.

Il progetto mira a creare una community di operatori turistici, di destination manager del settore matrimonio e di blogger coinvolgendo gli abruzzesi residenti nel mondo, che così potranno diventare ambasciatori dell’Abruzzo più romantico, perché “il turismo delle radici alimenta i matrimoni che originano dai legami”.

Caratteristica fondante della community sarà quella di condividere per i prossimi due anni iniziative di carattere turistico, culturale e gastronomico, con l’obiettivo di consolidare il concetto di “turismo di ritorno”.

 

12/04/2022 / by / in , , ,
Ministero Affari Esteri: pubblicato avviso per reclutamento di 2 esperti per progetto PNRR su “Turismo delle Radici”

Pubblicati sul Portale inPA della Funzione Pubblica gli Avvisi Pubblici per il reclutamento di 2 esperti da impiegare con contratto di collaborazione presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nell’attuazione del progetto PNRR dedicato al “Turismo delle Radici”.

Si ricercano in particolare le seguenti figure: un esperto nel settore del “turismo delle radici” e un esperto nel settore del marketing e della comunicazione. Agli stessi la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero della Farnesina conferirà un incarico di collaborazione della durata di 3 anni, da svolgere sotto la guida della DGIT.

L’esperto in turismo delle radici, che assumerà il ruolo di Coordinatore nazionale di progetto, si occuperà del monitoraggio del progetto e del coordinamento delle attività da intraprendere nel quadro dello stesso.

L’esperto in comunicazione svolgerà le attività relative alla progettazione della strategia e delle attività di marketing e di comunicazione in Italia e all’estero, inclusa la gestione e promozione dell’immagine pubblica e del brand di progetto.

La domanda di partecipazione potrà essere presentata, entro il 19 aprile 2022 alle ore 23:59, collegandosi al Portale inPA ai seguenti link:

Dettaglio bando/avviso – Portale del Reclutamento (inpa.gov.it)
Dettaglio bando/avviso – Portale del Reclutamento (inpa.gov.it)

05/04/2022 / by / in , ,
Il 12 marzo a Mar del Plata: presentazione del Docufilm “El Vestido de Dora” a cura del giovane italo argentino Maxi Manzo

Sarà presentato il 12 marzo a Mar del Plata il Docufilm musicale “El Vestido de Dora” di Maxi Manzo.
Sostenuto dal CRAM, era rientrato tra i progetti finanziati dalla Regione Abruzzo per contribuiti destinati alle associazioni di abruzzesi nel mondo

Esiste un’altra Italia nel mondo composta da circa ottanta milioni di persone che sognano di tornare nei luoghi da cui sono partiti gli avi per scoprire le proprie origini e risanare la ferita provocata dallo sradicamento dell’albero genealogico. Sono gli oriundi italiani residenti all’estero che compiono un “viaggio delle radici” in Italia per ritrovare la propria identità individuale e collettiva.
Maxi Manzo è un giovane italo argentino, artista e membro del CRAM – Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo, che da sempre ha un legame speciale con le sue radici italiane e che, nel periodo della pandemia da Covid-19, ha compiuto un’intensa ricerca della sua storia familiare, che lo ha portato a raccontare il suo viaggio alla scoperta delle radici, con il progetto interculturale e docufilm musicale “El Vestido de Dora”.
Il documentario sarà presentato in anteprima il 12 marzo alle ore 17, nel prestigioso museo MAR della città di Mar del Plata, evento organizzato dal Consolato d’Italia a Mar del Plata e dal suo console Santo Purello, con la partecipazione speciale per la prima volta nella circoscrizione consolare dell’ambasciatore italiano in Argentina Fabrizio Lucentini.
Prevista la presenza di vari settori della comunità italiana di Mar del Plata e dell’Argetnina: dal Vice Presidente del CRAM Abruzzo, Cav. Marcelo Castello, che è anche il Presidente della Fedamo – Federazione degli Abruzzesi in Argentina – a Marina Gabrieli a nome dell’Ass. Raiz Italiana, da Veronica Morello rappresentante ufficio ENIT Buenos Aires, a Marcelo Carrara consigliere argentino CGIE e Alberto Becchi presidente COMITES, Mar del Plata.
Il documentario vuole mostrare, attraverso una profonda ricerca personale, gli effetti dello sradicamento forzato all’interno di un nucleo familiare emigrato dall’Italia e che si ripercuotono sulle generazioni future. Questo avviene con alcune semplici azioni della vita quotidiana, trasmesse di generazione in generazione, che possono risvegliare un’infinità di emozioni e che vengono canalizzate attraverso l’immaginazione dell’individuo. Altre azioni più complesse, invece, permangono nell’inconscio familiare influendo sulla personalità di un soggetto, come una ferita da guarire. Tutto parte delle testimonianze dei nonni italiani emigrati in Argentina che rievocano passaggi della loro vita, in un momento attuale di solitudine e introspezione. Attraverso i filmati dell’archivio di famiglia il viaggio continua con il racconto della comunità italiana d’oltreoceano, con la nascita delle famiglie italo-argentine negli anni ’60, con l’adozione di nuovi costumi che si sviluppano attraverso la fusione delle tradizioni di entrambi i Paesi. In alcuni momenti si percepiranno fasi di negazione, di nostalgia, di rabbia, ma tutto ciò non impedirà la nascita della vita associativa negli anni ’70 e ’80.
Nel docufim si parla anche di quello che la comunità italiana, attraverso la sua rete associativa, ha dato al protagonista, così come a tanti altri giovani: la possibilità di realizzare i loro sogni e di esprimere le loro vocazioni.
Oggi, il mondo globalizzato, i nipoti degli italiani sono stati in grado di ricostruire l’albero genealogico, di connettersi con le famiglie italiane, di comprendere da dove vengono anche attraverso il viaggio delle radici, quindi percorrendo i paesini e i campi di cui tanto hanno sentito parlare nei racconti dei nonni. Vogliono sentirsi italiani, vogliono vivere l’Italia, scoprire la sua vera essenza, far conoscere le sue storie. A volte vengono delusi dalla realtà che non coincide con l’immaginazione e il sogno, così si ostinano a cercarla nei luoghi in cui pensano che possa ancora continua a vivere. Tuttavia, si sentono ambasciatori dell’Italia e sono orgogliosi di condividere le proprie radici con molte persone nel mondo.

Il progetto ha il patrocinio della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Dichiarato di interesse dall’Onorevole Consiglio Deliberativo del “Partido de General Pueyrredón”. Con il sostegno di: REGIONE ABRUZZO (CRAM) Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo, REGIONE MOLISE, Rapporti con i molisani nel mondo e CONSOLATO D’ITALIA A MAR DEL PLATA. Con la collaborazione di: Associazione Raíz Italiana, Governo della Città di Buenos Aires (Direzione Generale delle Collettività), ENIT – Ente Nazionale Italiano per il Turismo – Sede Buenos Aires, Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires.
PRODUZIONE: MAXI MANZO REGIA: MATI LONG MONTAGGIO: MATI LONG SCENEGGIATURA: MAXI MANZO REVISIONE SCENEGGIATURA: CELESTE VELEDA DIREZIONE MUSICALE: JULIÁN GÁNDARA PAESI: ARGENTINA/ITALIA ANNO: 2022.

 

11/03/2022 / by / in ,
Gasdotto Italia-Algeria: il “cordone ombelicale” che lega i due Paesi, nato anche grazie all’azione di un Consigliere CRAM

Con la crisi energetica conseguente alla nuova situazione geopolitica determinata dalla guerra in Ucraina è tornato di grande attualità il tema dell’estrazione del gas nei Paesi esterni alla Russia. Tra questi, il più “accreditato” è l’Algeria, dove, dal 1977, è operativo il Transmed, il gasdotto gestito dal colosso pubblico algerino Sonatrach, consolidatosi negli anni 70, evoluzione dell’allora ALREP, cresciuto parallelamente alla formazione del nuovo Stato dell’Algeria, diventato indipendente dalla Francia solo qualche anno prima (1962).

“Quel gasdotto era il sogno di Enrico Mattei, condiviso, negli anni 1958/60, negli incontri segreti romani con Ben Bella, esponente di punta del Fronte di Liberazione Nazionale (FLN) e diventato poi il primo Presidente della neonata nazione”. Così inizia il suo racconto Franco Santellocco, oggi componente del CRAM – Consiglio regionale Abruzzesi nel Mondo – da sempre vicino a paese algerino dove ha svolto la sua professione di dirigente nei settori industriali e manifatturieri, dividendosi tra la sua amata Luco de’ Marsi, in Abruzzo, e la città di Algeri.
Santellocco è il testimone di come avvenne la scelta del sito e di come sia stata impegnativa la partenza per la realizzazione di una grande infrastruttura destinata ad avere un ruolo fondamentale nell’approvvigionamento energetico dell’Italia. Testimone e anche coprotagonista di una storia di sviluppo industriale del paese nord africano che si concluse felicemente e con una tempistica eccezionale.
Santellocco, a soli 29 anni, allora dipendente di un’azienda del gruppo ENI, distaccato in Polonia, in un complesso petrolchimico alle porte di Varsavia, fu mandato ad Algeri per effettuare una ricognizione sul Paese e sui suoi giacimenti energetici. Gli furono dati pochi giorni di tempo: queste le disposizioni. Ma lui non si perse d’animo. Qualche giorno ad Algeri, studio dell’organizzazione statale e giuridico-normativo e poi con un aereo “turboelica”, in quasi tre ore di volo, arrivò nel cuore del SAHARA, nell’area dei giacimenti, per le opportune valutazioni.
In verità la missione, anziché di pochi giorni, si protrasse per oltre un mese, mettendo in rilievo l’assoluta validità del progetto, pur con le complesse criticità di realizzazione, e prospettando ulteriori e diversificati sviluppi futuri nelle infrastrutture dell’intero Paese. Cosa che puntualmente avvenne.
“Gli elementi raccolti – ci racconta Santellocco – confermavano la percorribilità dell’ambizioso progetto, ma con una diversa visione sia sul piano logistico-esecutivo che sul piano tecnologico. Ovvero: creare un filiale operativa ad Algeri e rivedere

radicalmente la parte progettuale, cioè sostituire il ” cuore dell’impianto” costituito da giganteschi motocompressori con avveniristiche “turbine a gas “.
Il 7 gennaio 1970 Santellocco tornò ad Algeri, dove costituì – superando non poche difficoltà normative non ancora consolidate nel Paese – la filiale operativa per la realizzazione del gasdotto, ad Algeri, contribuendo all’apertura del Cantiere ad Hassi Messaoud.
Nel 1977 il gasdotto transmediterraneo fu inaugurato. Per la realizzazione di quella grande opera 150 imprese italiane si installarono in Algeria, realizzando grandi infrastrutture (strade, autostrade, gallerie, ponti, impianti manifatturieri, dighe) e contribuendo allo sviluppo del Paese.
Oggi quel gasdotto è il salvagente per l’Europa e per l’Italia. Fino ad oggi l’Italia riceveva dal paese nord africano l’11% delle su importazioni di gas, ma con l’interruzione della fornitura sovietica, che arrivava al 45% dell’approvvigionamento totale, la fornitura di gas naturale liquefatto algerino dovrebbe arrivare al 30% del fabbisogno totale.
Santellocco è giustamente orgoglioso di aver dato un contributo alla realizzazione di questo importante impianto industriale, e lo è ancora di più perché esso ha prefigurato la visione che lo stesso Enrico Mattei aveva dei rapporti tra l’Algeria e l’Italia: la realizzazione di opere industriali che avrebbero costituito un cordone ombelicale tra i due Paesi, legandoli per il futuro e promuovendo così scambi economici e industriali utili allo sviluppo di entrambi. L’impiego di macchinari innovativi e all’avanguardia per quegli anni fu l’altro elemento che ha indirettamente sancito la celebrazione dell’ingegno italiano nel mondo, e che oggi, a 45 anni di distanza dalla sua inaugurazione, assume un ruolo ancora più importante per la vita delle imprese italiane e dei suoi cittadini.

FRANCO SANTELLOCCO, esperto di progettazione e realizzazione di impiantistica industriale, si è occupato anche di cooperazione, associazionismo regionale, nazionale ed internazionale, di azioni umanitarie, in particolare di bambini affetti da cardiopatie congenite.
Eletto (1991) nel CGIE-Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, vi ha ricoperto il ruolo di Presidente di Commissione (Impresa-Lavoro-Formazione e Cooperazione). Componente del CREI della Regione Abruzzo, poi CRAM dal 2005, e ne è tuttora componente.
Diploma con medaglia d’oro sia della Camera di Commercio di Pescara che di quella di L’Aquila. Per l’impegno nelle dinamiche economiche, culturali, sociali ed umanitarie, gli è stata concessa la Cittadinanza Onoraria dai Consigli Comunali di: VERNIO (PO)-FOSSA (AQ) – CEPAGATTI (PE) – LUCO DEI MARSI (AQ ).
Insignito dal Capo dello Stato: Ufficiale – Commendatore – Grande Ufficiale – Cavaliere di Gran Croce.

 

09/03/2022 / by / in
CRAM: il Consiglio condanna la guerra e chiede pace e solidarietà per il popolo ucraino

“Il CRAM ripudia la guerra ed è vicino al popolo ucraino, alle prese con una grave invasione da parte delle forze militari russe”.
Sono le parole del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo, l’organo consultivo della regione presieduto dallo stesso Presidente Marco Marsilio, con una rappresentanza di 34 associazioni di abruzzesi  in tutti e 5 i continenti. Dunque il CRAM rappresenta la comunità abruzzese di tutto il mondo.
“L’Ucraina – scrivono i rappresentanti di 20 associazioni e Federazioni all’estero – è un paese nel quale vivono alcune migliaia di italiani, e sia in Italia che in Ucraina risiedono moltissime famiglie miste italo-ucraine che si sono unite negli ultimi decenni. Un rapporto di amicizia e di legami affettivi che è particolarmente evidente in Abruzzo, per la presenza di una consistente percentuale di cittadini ucraini: oltre 3.800, per la maggior parte donne serie e operose, che si prendono cura degli anziani e delle famiglie abruzzesi e a cui le famiglie sono sinceramente legate”.
“Le Associazioni di Abruzzesi nel mondo chiedono ai responsabili della politica internazionale in Italia e in Europa di agire con determinazione per arrivare ad una soluzione diplomatica che interrompa un’escalation di violenza che mina alla base le istituzioni democratiche con gravi ripercussioni anche per l’Italia. L’Italia e l’Europa – continuano – devono impegnarsi per cambiare rotta: senza la mediazione della diplomazia, senza il rilancio del dialogo politico e della cooperazione a tutti i livelli, sarà impossibile difendere i diritti umani e affrontare le crisi che incombono. Niente può giustificare altre perdite di vite umane”
“Il CRAM – concludono – vuole dirlo con chiarezza: fermiamo la follia della guerra. Sempre!”.

Seguono le adesioni delle Associazioni da cui provengono i delegati CRAM:
1. Federazione delle Associazioni Abruzzesi in Quebec
2. Confederazione Abruzzese in Canada
3. Associazioni Abruzzesi in Bolivia
4. Federazione delle Associazioni Abruzzesi in Argentina
5. Federazione delle Associazioni Abruzzesi del Venezuela
6. FEABRA, Federazione delle Associazioni Abruzzesi in Brasile
7. Associazione Abruzzese in Uruguay
8. Associazione degli Abruzzesi nel Paraguay
9. Abruzzesi negli Emirati Arabi Uniti e nei Paesi del Golfo
10. Associazione Abruzzesi in CINA
11. F.A.A.D.A. Federazione delle Associazioni Abruzzesi d’Australia
12. Associazione Abruzzesi in Algeria
13. Federazione della Associazioni Abruzzesi in Belgio
14. Associazione Abruzzesi La Maiella Emigrati nel Lussemburgo
15. Associazione Abruzzo – Sud Africa
16. Associazione Abruzzesi in Giappone
17. Associazione Abruzzo –Regno Unito
18. Associazione Culturale Abruzzese di Wolfsburg, Germania
19. FEAS – Federazione Emigrati Abruzzesi in Svizzera
20. FADM – Federazione Abruzzese del Michigan (USA)

01/03/2022 / by / in , ,